Pianificare una strategia su Instagram: guida rapida per albergatori
Hai aperto da poco il profilo business per il tuo hotel su Instagram, ma fai fatica a trovare follower e stimolare engagement? Ti sei accorto di non utilizzare una strategia adeguata alle tue esigenze o non sai come pianificare i tuoi post per ottenere la massima efficacia? Hai delle belle foto da pubblicare, ma non sai quando farlo e quali hashtag usare? Sei sul blog giusto!
Anzitutto, ti consigliamo di dare un’occhiata qui: c’è uno dei nostri ultimi articoli a proposito degli insights di Instagram, che forse potrà aiutarti a prendere qualche decisione più mirata alle tue esigenze strategiche.
Ma ora veniamo al dunque: come impostare in poche e semplici mosse una strategia “per hashtag” che renda giustizia ai tuoi contenuti, veicolandoli alle persone giuste?
- Prima di tutto, comincia a misurare: non c’è modo migliore per capire se stai facendo qualcosa si sbagliato (o di giusto) che dare un’occhiata agli insights per cercare di capire cosa ha funzionato meglio o cosa potrebbe essere migliorato.
Non ci sono hashtag giusti o sbagliati, nel mondo IG, né immagini “giuste” o “sbagliate” da postare: si gioca tutto sui punti di vista, e sulla capacità di scovare nicchie, punti di interesse, appigli da sfruttare per colpire nella maniera giusta il proprio pubblico.
Tieni d’occhio la lista di hashtag di tuo interesse, e soprattutto il modo in cui raccolgono visualizzazioni e interazioni: quella è la tua base di partenza. Per gli hotel nello specifico, un giusto mix di hashtag deve contenere almeno un paio di riferimenti alla destinazione (città, regione), un paio ai punti di interesse più in vista della città o nelle vicinanze dell’hotel, un paio specificamente attinenti agli argomenti del post, all’hotel o a ciò che volete veicolare, e così via.
Consiglio: evita le liste infinite di hashtag. La misura ottimale dovrebbe contenerne al massimo 10 per ogni post.
- Quindi, non essere timido e buttati nel processo “trial & errors” (prove ed errori): posta frequentemente, ma non troppo; diversifica sia gli hashtag che usi che i punti di vista/gli argomenti che sfrutti.
- In terzo luogo: attento al tuo pubblico, che va sia rispettato che profilato.
Quindi, se ancora non ce l’hai come vuoi tu, comincia a costruirtelo. Il processo è lungo e richiede un pizzico di furbizia: non ha senso seguire le mode o i grani influencers, se questi non si muovono nei tuoi stessi mercati. L’apporto che potranno dare alla tua “strategia di conquista” è pari a zero.
Preferisci, invece, i profili più piccoli ma che hanno tante interazioni, gli influencers di nicchia che coinvolgono il proprio pubblico (e hanno qualche chance in più di poterlo effettivamente “influenzare”); ragiona localmente e poi piano piano estendo il tuo orizzonte fino all’internazionale.
- Diversifica e distinguiti dalla massa.
Sei convinto di aver usato gli hashtag giusti, quelli che “usano tutti”, e ti accorgi che invece hai fatto un buco nell’acqua? È perché funziona esattamente come per le keyword su Google: più sono generiche e appetibili, più sono sfruttate dagli altri. In pratica: diventi una goccia nel mare e i tuoi post su quell’hashtag nessuno li vede.
Privilegia piuttosto gli hashtag specifici, quelli molto personalizzati, che seguono i trend ma non sono troppo generici. Come conoscerli? Devi osservare cosa fanno gli altri: i tuoi competitor, il tuo pubblico. Che hashtag usano? Quali post sembrano ottenere più visibilità?
Una volta scoperte le risposte a queste domande, si torna ai primi punti della lista: prove e controprove.
- Ricordati di seguire le stagioni o gli argomenti di interesse per il tuo pubblico, e cerca di anticipare i trend: se il tuo hotel si trova in una località sciistica e apre solo d’inverno, comincia a
- Stai lontano dalle “catene di follow” e dai meccanismi a scala gerarchica: ottenere tanti follow in maniera “poco pulita” desta l’attenzione della piattaforma in maniera più negativa che altro. Evita di comprare follower, posto che si possa ancora fare… non servono ad altro che a farti spendere soldi inutilmente.
- Se proprio devi spendere soldi, investili in ADS: falli lavorare come su Facebook (meglio ancora: insieme alla piattaforma gemella/proprietaria) per portare i tuoi contenuti al pubblico potenziale. Devi conoscerlo molto bene, però, per targettizzare i tuoi sforzi senza che siano troppo dispersivi di tempo e risorse (ma in questo, ti aiutano i primi punti della lista).
- Non dimenticare, infine, che una strategia coerente prevede che utilizzi anche le stories di Instagram. Anche lì dovresti utilizzare (al massimo due o tre) hashtag di riferimento per corredare le tue stories video o immagini.
Tutto chiaro, fino a qui? Bene, è giunto il momento di mettervi alla prova. E ricordate che se avete bisogno di qualche consiglio specifico, ci potete contattare qui tramite form per studiare insieme una strategia vincente…